“Amore bugiardo Chat Criminale”: l’amore ai tempi dei social network
L’ultimo libro di Maria Grazia Finocchi intitolato “Amore bugiardo Chat Criminale” racconta la vita on line di uomini e donne che hanno avuto la sventura di ritrovarsi a vivere un amore malato giocato sul filo di una chat.
Ogni storia, ogni individuo ha un volto, un nome specifico, eppure tutti sembrano far parte di un unico romanzo complessivo che parla di amore e menzogna, speranza e delusione, felicità e delusione.
Monica, Josephine, Sofia, Lisa, Carla, Ludovica, Roberta, Ilaria, Sabrina, Romano, Agostino, Simona, Luigi, Lory. Tante storie, tante emozioni intrecciate a bugie e finte verità, che presto o tardi il tempo ha disarcionato dallo schermo del computer e fatto precipitare nel vuoto.
Insoddisfazione e solitudine oppure semplicemente noia: ecco i motori che spingono tante persone ha intrecciare relazioni on line. La seduzione allora diventa un gioco fatto di like e messaggi, di “mi piace” e cuoricini. Ma che prezzo ha tutto questo? Cosa succede quando da una richiesta di amicizia in poco tempo si passa a instaurare una relazione con uno sconosciuto?
Attraverso la narrazione di tante testimonianze, l’autrice mette a nudo l’esperienza diretta di uomini e donne che si sono ritrovati ad avere un amante virtuale, di fatto uno sconosciuto reso “familiare” dalla consuetudine della comunicazione: bastano davvero un pò di messaggi e qualche dedica on line a far abbassare la guardia? Perchè accade questo?
Il fenomeno dei social ha un enorme potere in ambito comunicativo: consente di instaurare relazioni intime in pochissimo tempo, con modalità diverse rispetto alla vita reale. Il buio della chat, amplifica il senso di comfort nei confronti dell’Altro, al quale facilmente si confessano peccati e desideri. Ma dietro i leoni da tastiera troppo spesso si nascondono individui privi di scrupoli pronti ad approfittarsi della debolezza/buona fede/ingenuità di chi è disposto a barattare la propria solitudine con un pò di attenzione.
Come scrive Paola Donnini nella prefazione al libro, in rete spesso si nascondono strane figure con forti dipendenze e, in molti casi, “dietro alla dipendenza di uomini e donne di mezza età si celano spesso insuccessi professionali, dolori, dispiaceri, solitudine, e una visione distorta della relazione uomo-donna, dell’amore, della passione e del rispetto reciproco“.